Vi presento Yayoi Kusama, quella che il mio amico Gianfranco .Michelini, ” esploratore del mondo” in tante delle sue dimensioni culturali ed artistiche ( e quindi anche in quella multisensoriale) , ritiene sia l’artista giapponese vivente più importante!

Lui la definisce un’artista a “tutto tondo”. Nata a Matsomoto da una famiglia di possidenti terrieri. Coltivavano semi.
Si dedica con “ ossessione “ alla pittura. È la sua terapia fin da bambina per vincere le allucinazioni derivatele dai ripetuti e perversi abusi sessuali della madre . Scissione percettiva del proprio corpo e dei propri processi mentali.
La sua arte concettuale che ingloba minimalismo, surrealismo, femminismo, pop art! .
Non a caso viene notata da Andy Worhol , Lucio Fontana e altri.
Trasferitasi a New York riesce a sfondare. Famoso è il suo allestimento con infiniti specchi e un “ prato” di falli a pois.

Oggi, a 94 anni, vive in Giappone in una clinica psichiatrica ( per sua scelta ), ma ogni giorno va in carrozzina al suo studio per dipingere.

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