La Tartaruga: il nostro logo e alcuni spunti di riflessione di Maurizio Costanzo
Pochi giorni fa è venuto a mancare Maurizio Costanzo, giornalista e volto noto della televisione italiana. Maurizio Costanzo collezionava tartarughe che ammirava al punto di sperare di diventare come loro: “Continuo a provare invidia per la loro capacità di ritrarsi e mettersi nel guscio, in sicurezza. La tartaruga corre dei rischi solo se si ribalta o viene ribaltata. L’uomo corre dei rischi da quando nasce”. Ispirato dalla strategia della tartaruga, dalla sua capacità di reggere agli assalti del tempo e dei sentimenti grazie ad un guscio che agisce come un vero e proprio scudo di difesa, scrisse anche un vademecum “La strategia della tartaruga. Manuale di sopravvivenza “ Ed. Mondadori.
La tartaruga è il simbolo del CERPIS (Centro Europeo di Ricerca Promozione e Innovazione sullo Snoezelen), un simbolo che richiama il valore della lentezza che ci consente di assaporare la bellezza dei dettagli e di curare le relazioni con le persone. La tartaruga è inoltre un animale simbolo di tenacia e resilienza che porta sempre con sé la propria casa per non separarsi mai dal suo ambiente più intimo.
![Logo CERPIS](https://i0.wp.com/www.cerpis.it/wp-content/uploads/2023/02/logo-cerpis.jpeg?w=1200&ssl=1)
“Snoezelen24 hours” vuol dire (anche) aumentare la nostra capacità percettiva nei confronti di quanto ci può essere utile per individuare occasioni di ” eveil” (termine francese che incrocia risveglio e stupore mi pare il più appropriato) su ciò che accade nella vita di tutti i giorni. Come nel caso del funerale di Maurizio Costanzo dove il racconto delle sue ” tartarughine” può essere lo spunto per collegarsi al logo della nostra associazione CERPIS , in uno sforzo costante di ricerca di spunti che ci aiutino nel lavoro di attrarre le persone fragili fuori dalla bolla di autoprotezione che si sono create.