Cos'è lo Snoezelen?

Un mondo sensoriale

Ciao, questo sarà il primo di una lunga serie di articoli a tema Snoezelen su questo sito. Il suo obiettivo è quindi quello di svolgere un ruolo introduttivo al mondo della stimolazione multisensoriale, il quale verrà invece trattato in modo molto approfondito nei prossimi articoli che potrai leggere qua su CERPIS. Buona lettura!

Cos'è lo Snoezelen

Cosa è Snoezelen?

Lo Snoezelen è una forma di terapia per persone con autismo, varie disabilità dello sviluppo, demenza o lesioni cerebrali. Questa terapia prevede la stimolazione dei cinque sensi per aiutare i ragazzi disabili (e non solo) a rilassarsi e a progredire nel loro percorso personale.
L’approccio Snoezelen è quindi un intervento terapeutico finalizzato alla promozione del benessere della persona, attraverso la stimolazione controllata dei cinque sensi, utilizzando effetti luminosi, colori, suoni, musiche, profumi ecc.

Dove nasce la stimolazione sensoriale?

La metodologia nasce appunto in Olanda, grazie ai terapisti Jan Hulsegge e Ad Verheul, tra fine degli anni settanta e metà anni ottanta.
Nei primi anni del suo sviluppo, il trattamento multisensoriale si è rivolto all’ambito dell’età evolutiva, in particolare bambini con difficoltà di attenzione, iperattività, ritardo mentale, autismo e gravi disabilità. Si è successivamente esteso alle difficoltà di apprendimento, ma anche all’età adulta nel caso di pazienti psichiatrici e recentemente nella cura della persona con demenza.

Il progetto

Il progetto Snoezelen vuole mettere a disposizione di tutte le realtà che si occupano di persone con disabilità, incluso l’Alzheimer, autismo, sindrome di Down, uno o più spazi dove recuperare l’interesse verso il mondo circostante, interesse che spesso viene a mancare per problemi fisiologici, ma anche per depressione e isolamento.

Snoezelen room

La metodologia prevede la realizzazione di ambienti multisensoriali dedicati alla stimolazione dei cinque sensi delle persone con disabilità intellettive. Vengono quindi usate per questa terapia le “Snoezelen room” che risultano essere sinonimo di MSE, un acronimo inglese che significa “ambienti multisensoriali” (Multi Sensory Environments).
Le stanze sensoriali comprendono strumenti di vario tipo, spesso con richiami all’acqua (colonne a bolle interattive, acquari finti, nuvole sospese sopra la vasca da bagno, sistemi di vibromusica). Ciò consente agli operatori di iniziare veri e propri percorsi di storytelling finalizzati ad un avvicinamento con il paziente.
Esistono anche ambienti ispirati allo Snoezelen che portano la persona ad entrare in acqua consapevolmente e senza resistenze al fine dell’igiene personale. Infatti, una volta nella vasca, l’acqua svolge la sua potente azione di rilassamento che, insieme al delicato intervento degli operatori, possono portare a colloqui che possono protrarsi anche per mezz’ora.

Tubo a bolle mirandola snoezelen

Per chi è?

La terapia Snoezelen nasce, come già detto, per risolvere le problematiche legate all’età evolutiva. Tuttavia, nel tempo, si è sviluppata e si è estesa a svariati campi dalle malattie degenerative all’autismo e la sindrome di down.
La stimolazione sensoriale, attraverso un ambiente strutturato e l’utilizzo di stimoli multisensoriali significativi per la persona, si è dimostrato efficace nel favorire lo sviluppo di abilità comunicative e la conoscenza del mondo esterno attraverso i canali sensoriali contribuendo al benessere del bambino fragile.
La metodologia ha prodotto interessanti risultati con un crescente numero di malati di Alzheimer, in particolare intervenendo favorevolmente nel trattamento dei cosiddetti “BPSD“, ossia i disturbi comportamentali nella demenza.
Questa terapia quindi è adatta a tutti, dalle situazioni delicate di ragazzi diversamente abili passando per la prevenzione del burnout, fino al trattamento delle malattie degenerative come l’Alzheimer. È di conseguenza consigliato per ogni tipo di età: bambini, adulti e anziani ognuno con le sue esigenze e necessità. Prova lo Snoezelen anche tu!

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